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Eurusd: previsioni 2017

di Lorenzo 19 dicembre 2016 0 commenti

Dicembre è stato un mese ricco di meeting che hanno creato volatilità e trend per chi fa trading online sul cambio Eurusd. Praticamente tutte le maggiori banche centrali si sono espresse, sono intervenute sulla politica monetaria ed hanno effettuato previsioni 2017. In prima fila, come sempre, la Fed e la Bce. I loro board si sono riuniti rispettivamente l’8 e il 15 dicembre. Le loro decisioni hanno avuto forti impatti sull’ Eurusd e hanno in alcuni momenti spiazzato analisti forex e trader, sebbene abbiano confermato una verità ormai patrimonio di tutti: le due banche centrali sono in aperta divergenza e lo saranno ancora per molto tempo.

Fed tassi in rialzo e crescita solida

La Fed ha iniziato il suo cammino verso la stretta monetaria più di un anno fa ma per vari motivi, e per una certa prudenza di Janet Yellen, ha ritardato il rialzo dei tassi. In buona sostanza, il massimo istituto finanziario statunitense ha posticipato l’intervento per quasi un anno. In occasione del meeting di dicembre, quando l’aumento del costo del denaro era già stato anticipato da tutti i mercati, ha rialzato i tassi dello 0,25%.

Se guardiamo ai fondamentali dell’economia statunitense, l’inasprimento (per quanto graduale) della politica monetaria era nella natura delle cose e dunque auspicabile. A frenare la Federal Reserve, tuttavia, è stata l’incertezza globale, simboleggiata da un Europa a crescita anemica e da un rallentamento dei paesi emergenti. Senza contare i problemi di natura politica, che generano instabilità nei mercati finanziari.

La novità di dicembre non è stato il rialzo dei tassi (ripetiamo, attesto da tutti) bensì la dichiarazione d’intenti riguardo al 2017. Janet Yellen ha infatti comunicato che nel corso dell’anno venturo i tassi saranno alzati per tre volte. Un passo, questo, molto più lungo di quello tenuto negli ultimi ventiquattro mesi.

Bce tassi bassi e crescita anemica

Discorso totalmente diverso, e ben più contradditorio, per la Bce. Ufficialmente, la Banca Centrale Europea conserva un approccio espansivo, come si evince dalla presenza di tassi molto bassi, praticamente azzerati, e dal Quantitative Easing. Le perplessità riguardano proprio quest’ultimo punto. E’ vero che il board di Mario Draghi ha prolungato l’allentamento ben oltre la sua scadenza naturale (quindi fino a dicembre 2017) ma allo stesso tempo ha ridotto il volume degli acquisti. Non 80 miliardi al mese, bensì 60.

Si può parlare di tapering? Secondo il banchiere italiano no. Rimane il fatto che, alla luce dei tassi e dell’estensione “temporale” del QE, la Bce utilizza un approccio molto espansivo.

Non si può negare, quindi, che Fed e Banca Centrale Europei siano in piena divergenza.

Quali sono le conseguenze per i trader del Forex?

La risposta è molto semplice: il cambio EurUsd è destinato a scendere ancora. Secondo buona parte degli analisti, la parità verrà raggiunta entro la fine dell’anno prossimo. Altri, come Deutsche Bank, prevedono addirittura che il cambio scenderà al di sotto della soglia psicologica del’1,00.

E’ possibile? La risposta è affermativa, anche perché l’Europa ha svariate gatte da pelare, e tutte in grado di generare una corsa alla vendita. Il riferimento è soprattutto alle tensioni politiche, che rischiano di creare incertezza e – indirettamente – svalutazione.

Grafico forex Eurusd e previsioni 2017

Dal grafico forex eurusd abbiamo studiato i possibili supporti e resistenze per il 2017. La situazione attuale è molto chiara. Stiamo assistendo ad un attacco ai supporti di 1.030 e 1.005. Sotto tali livelli si aprirebbe una nuova fare ribassista molto forte e decisa che porterebbe i prezzi fino a 0.86 (minimi del 2001).

Per chi fa trading su EURUSD è importantissimo conoscere i supporti e impostare i propri trading system al ribasso al fine di seguire il trend più profittevole.

La strada del rialzo è possibile solo se si formano 2 condizioni:

1. la tenuta psicologica del livello di 1.00 con una buona spinta a 1.05 in poche sedute
2. la forza rialzista deve presentarsi anche sopra 1.05 riuscendo a violare la trend line ribassista che accompagna i prezzi dal 2014.

Senza queste condizioni allora sarà difficile rivedere un mercato rialzista e probabilmente assisteremo a momenti di lateralità e volatilità. In caso di rialzo abbiamo segnato le resistenze di 1.22 e 1.35.

Buon trading e in bocca al lupo per il 2017!